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Forme e tecniche di finanziamento

I Nostri Commercialisti ti assisteranno nella scelta al ricorso delle fonti di finanziamento esterno, in tutte le sue forme, o a quello interno mediante costituzione di apposite riserve.

Le principali forme tecniche di finanziamento praticate dalle banche sono le seguenti:

  • apertura di credito in conto corrente
  • mutuo
  • credito ai consumatori
  • sconto cambiario
  • anticipo sbf di effetti e Ri.Ba.
  • anticipo fatture
  • anticipazione bancaria
  • riporto bancario
  • credito di firma
  • apertura di credito documentario per il commercio con l’estero
  • finanziamento in pool
  • factoring
  • leasing
  • project financing

Vale la pena ricordare che prima dell’erogazione del finanziamento la banca procede alla valutazione del richiedente il finanziamento, per sapere se questi è meritevole di ricevere un fido. Tale processo prende il nome di istruttoria e solo nel caso essa termini con una valutazione positiva la banca concede il fido. Il fido è dunque l’importo massimo del credito, deciso in fase di istruttoria, che la banca decide di concedere all’affidato, il quale potrà utilizzarlo mediante la forma tecnica di finanziamento stabilita dalla banca. Il fido, valutato con l’istruttoria, è quindi il presupposto del successivo prestito da erogare al cliente.

I finanziamenti si distinguono, oltre che per le forme tecniche di erogazione sopra elencate, in base ad altre caratteristiche.

Secondo le modalità di utilizzo abbiamo:

  • crediti di cassa, che sono i veri e propri prestiti della banca alla clientela affidata
  • crediti di firma, con i quali la banca garantisce un’obbligazione del proprio cliente e che pertanto si trasformano in crediti di cassa solamente nel caso il cliente non adempia la sua obbligazione, costringendo la banca ad intervenire per cassa a favore del beneficiario della garanzia prestata
  • Secondo la garanzia offerta dal cliente abbiamo:
  • prestiti con garanzia reale, quando il finanziamento è garantito da ipoteca su un immobile o pegno su un bene mobile (per es. da titoli di credito)
  • prestiti con garanzia chirografaria (o personale), quando il finanziamento è garantito da una o più fidejussioni di terzi
  • prestiti in bianco, quando il finanziamento non è garantito (ma è inutile dire che questi prestiti nella prassi bancaria sono molto rari)
  • Secondo la scadenza abbiamo:
  • finanziamenti a breve, se la scadenza non va, convenzionalmente, oltre i 18 mesi
  • finanziamenti a medio-lungo termine, se la scadenza supera i 18 mesi
  • Secondo le modalità di rimborso abbiamo:
  • prestiti autoliquidanti (o scadenzati), quando l’adempimento del debitore estingue o riduce automaticamente il prestito (per es. i mutui)
  • prestiti a revoca, quando non esiste una scadenza pattuita per il finanziamento, che quindi si estinguerà al momento dell’esercizio della facoltà di recesso concessa ad ambedue le parti (banca ed affidato)

Non dimentichiamo i finanziamenti agevolati, che sono quelle agevolazioni creditizie concesse dallo Stato o comunque da un Ente pubblico (anche sovranazionale, per es. la UE) a determinati soggetti per incentivare lo sviluppo economico di una zona geografica, di un settore o in generale del Paese.

Le più frequenti forme tecniche dei finanziamenti agevolati sono:

  • contributi in conto interessi, quando l’ente facilitatore agevola gli interessi del finanziamento, ovvero permette di ricevere credito ad un tasso di interesse inferiore rispetto a quello di mercato
  • contributi in conto capitale, quando l’agevolazione consiste nella possibilità di rimborsare solo una parte del capitale ricevuto in prestito (per es. il 50%), così da utilizzare il denaro prestato per investimenti patrimoniali
  • contributi a fondo perduto, quando l’agevolazione arriva addirittura a non pretendere dal soggetto debitore la restituzione del capitale ricevuto in prestito, così da permettere, anche qui, la realizzazione di investimenti in beni durevoli
  • contributi in conto esercizio, che per il beneficiario costituiscono dei proventi economici straordinari (ricavi d’esercizio)
  • prestazioni di garanzie, tra le quali il caso più emblematico è l’intervento di un consorzio fidi (pubblico o privato) nel finanziamento richiesto ad una banca dal proprio cliente, con cui il consorzio garantisce il rimborso, da parte dell’affidato, di una certa percentuale del capitale prestato
  • crediti d’imposta, quando a fronte di un prestito il suo utilizzatore ha la possibilità di detrarre dalle imposte (quindi in dichiarazione dei redditi) una percentuale degli interessi pagati

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