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A usufruire del nuovo assegnosaranno 1,8 milioni di famiglie. Domanda online all'Inps o ai patronati: le regole saranno fissate entro il 30 giugno.
Dal primo luglio, l'assegno unico andrà a lavoratori autonomi, disoccupati e incapienti. Una platea di circa 1,8 milioni di famiglie, nelle quali sono presenti circa 2,7 milioni di figli minori, che prima non godevano degli assegni familiari. È quanto prevede il decreto legge 79/2021 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’8 giugno, un provvedimento ponte, in attesa che la soluzione venga estesa, a partire dal primo gennaio 2022, anche ai lavoratori dipendenti.
Il criterio per l’assegnazione
L’assegno viene corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia attestata dall'Isee. Si parte da un massimo di 217,8 euro al mese per figlioper clare fino a 30 euro (40 in caso di nuclei con almeno 3 figli minori) arrivando alla soglia massima di Isee (50mila euro). Il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. Per ottenere il nuovo assegno bisognerà presentare domanda on line all’Inps o ai patronati, secondo le regole che saranno fissate dall'Inps entro il 30 giugno.
Assegno unico cumulabile con reddito di cittadinanza
Benché definito come “universale”, un limite c’è, ed è dato dal fatto che l’assegno unico è riconosciuto alle famiglie con un reddito Isee fino a 50mila euro. Non superiore. La misura si può sommare al reddito di cittadinanza. È anche compatibile con eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali. È invece incompabile con la nuova misura l’assegno al nucleo familiare. Se ad esempio una famiglia ha un solo figlio a carico e un Isee di 7mila euro, da luglio agli 800 euro mensili del reddito di cittadinanza (9.600 l’anno) si sommeranno 167,5 euro previsti dall’assegno unico per i figli. Risultato: alla fine del mese prossimo quella famiglia otterrà 967,5 euro. Se la famiglia si compone di due adulti e tre minori, riceverà 1.000 euro al mese di integrazione del reddito familiare, più un importo mensile per ciascun figlio minore che va da 40 euro (Isee da 39.900,01 a 50.000 euro) a 217,8 euro (in caso di Isee fino a 7mila euro). Per un totale nel primo caso di 1.040 euro mensili a 1217,8 euro. I nuclei percettori di reddito di cittadinanza ad aprile sono stati 1,1 milioni (con importo medio pari a 586 euro).
È pagato dall’Inps assieme al reddito di cittadinanza
Per i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza, l'Inps corrisponde d'ufficio l'assegno congiuntamente al Rdc e con le modalità di erogazione del reddito di cittadinanza. Dall'importo teorico spettante quale somma dei due istituti viene sottratto un importo pari alla quota di reddito di cittadinanza relativa ai figli minori facenti parte del nucleo familiare.
Assegno unico cumulabile anche con il bonus asilo nido
L’assegno unico è cumulabile anche con il bonus asilo nido. Quest’ultima è un’agevolazione rivolta ai genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni d'età (compiuti nel periodo tra gennaio e agosto 2021) e consiste in un bonus per sostenere le spese per l'asilo nido o in un contributo per il supporto presso la propria abitazione, in caso di bambini impossibilitati a frequentare l'asilo perché affetti da gravi patologie. Gli importi dei contributi sono stabiliti in base all’Isee minorenne. In assenza di Isee valido viene concesso l’importo minimo. Per quanto riguarda l’importo del bonus, è pari a un massimo di 3.000 euro, nell'ipotesi di Isee minorenni in corso di validità fino a 25mila euro; un massimo di 2.500 euro, con Isee minorenni da 25.001 euro fino a 40mila euro; un massimo di 1.500 euro nell'ipotesi di Isee minorenni oltre la soglia di 40mila euro, ovvero in assenza di Isee qualora presenti omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati.
Bonetti, per domanda c’è tempo fino al 30 settembre
La ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti durante la trasmissione “24 mattino” su Radio 24 ha fornito indicazionni sui tempi per presentare la richiesta per l’assegno unico. «Se si fa domanda fino al 30 settembre - ha spiegato - l’assegno unico viene comunque corrisposto retroattivo a partire da luglio. In realtà non bisogna fare la domanda entro il primo luglio, ci sono tre mesi davanti per poter fare domanda e avere l’assegno da luglio. Se uno invece fa la domanda ad ottobre, partirà da ottobre».
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Redazione di Rete Commercialisti