Hai un problema relativo a questo argomento?
Registrati ora per inviare una richiesta a più commercialisti gratuitamente.
Senza ulteriori rinvii, la sospensione dei termini di notifica scadrebbe il 30 giugno con il limite per i versamenti fissato al 2 agosto. Invece si discute per una proroga delle notifiche.
GLI EFFETTI SUL CALENDARIO FISCALE
Il calendario fiscale, quindi, è ancora tutto da (ri)scrivere. Oltre alla possibile proroga al 20 luglio degli acconti delle partite Iva destinata a essere imbarcata in un Dpcm visti i tempi ristretti (si veda Il Sole 24 Ore dell’11 giugno), la partita si sposta nella conversione del decreto Sostegni-bis, ora all'esame della Camera. E, come testimoniato dalle dichiarazioni e dalle iniziative dell'ala destra della maggioranza, il pressing sul Governo per un nuovo intervento mitigatore sul tema riscossione è destinato a salire.
LE NUOVE SCADENZE IN CASO DI SLITTAMENTO
Certo è che se si dovesse spostare in avanti di due mesi la sospensione delle cartelle sarebbe quasi automatico uno slittamento anche del termine per il versamento delle rate 2020 della pace fiscale (quattro per la rottamazione-ter e due per il saldo e stralcio). Il decreto Sostegni-1 ha, infatti, portato la scadenza al 31 luglio che, in realtà, per il gioco dei sabati e delle domeniche e dei cinque giorni di tolleranza arriverà fino al 9 agosto. Difficile quindi che, in presenza di un differimento per le cartelle rateizzate o meno, la deadline delle definizioni agevolate resti inalterata. Qualche proposta di correttivo sul punto in Parlamento c'è già, con un collegato effetto domino che sposterebbe in avanti anche la scadenza del 30 novembre per le rate 2021.
Rimanete aggiornati seguendo la pagina di retecommercialisti su facebook o iscrivendovi alla newsletter
Registrati ora per inviare una richiesta a più commercialisti gratuitamente.
Redazione di Rete Commercialisti