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Con il Recovery fund taglio alle tasse: abbassamento dell'Irpef, cancellazione dell'Irap

Lavoro 

Il Recovery Fund, proposto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, potrebbe portare all’Italia fino a 170 miliardi tra risorse a fondo perduto e prestiti per fronteggiare l'emergenza economica dopo quella sanitaria. 

Il fondo europeo potrebbe far si che possa partire l'operazione del governo per il taglio delle tasse; lo annuncia la viceministra dell'economia Laura Castelli che conferma l'intezione del governo di cancellare l'Irap e diminuire l'Irpef:

"C’è il tema dell’Irap che con il decreto Rilancio abbiamo tolto per la rata di giugno. Un segnale importante. Personalmente, credo che vada cancellata del tutto perché è una tassa anti-storica”

e ancora sull'Irpef:

"Oggi abbiamo ancora i lavoratori autonomi dentro l’Irpef. Un sistema non equo. Dobbiamo interrogarci sulla modalità, visto che l’Italia come altri Paesi in Europa ha scelto il regime forfettario e la flat tax. C’è sempre di più la necessità di non equiparare il reddito delle persone fisiche con quello d'impresa degli autonomi. Nel corso degli anni, alcuni Paesi hanno diviso in maniera omogenea i contribuenti pensando a dei metodi ad hoc perché le caratteristiche dei soggetti sono diversi. C’è poi un altro tema molto importante anche perché dirimente nella politica della maggioranza è quello del recupero della progressività attraverso una politica sulla famiglia”. 

 

Inoltre al vaglio in concomitanza con l'annuncio del varo del Recovery fund ci sono da perte del governo un imminente Family act per l'assegno unico, testo unico e semplificazioni, e anche interventi su detrazioni e deduzioni.

Gualtieri infatti annuncia una vera e propria riforma fiscale: “Pagare meno, pagare tutti”

Rispondere alla crisi con una riforma fiscale che punti alla semplificazione e alla riduzione delle tasse, è questa l’idea preannunciata dal ministro Gualtieri in queste ore. La crisi scatenata dal Covid-19 ha visto il Governo intervenire su più fronti (da quello sanitario a quello economico – assistenziale) ma, adesso che si guarda al futuro e si pensa già al post-pandemia, la ripresa può e deve ripartire da dove i lavori dell’Esecutivo erano stati interrotti qualche mese fa.

“Non abbandoniamo l’idea della riforma fiscale – ha infatti dichiarato Gualtieri al TG2- anzi, come spesso accade, le crisi fanno fare dei passi in avanti”.

“Pagare meno, pagare tutti – ha poi aggiunto lo stesso – è uno slogan in cui credo molto. Nel decreto c’è un pezzo della riforma con l’eliminazione delle clausole di salvaguardia e questo ci consente di affrontare il tema della riforma fiscale e rafforzare il lavoro sulla digitalizzazione dei pagamenti e il superamento graduale del contante”.

 

Di Maio conferma le intenzioni di Gualtieri: “Ora abbassiamo le tasse”

Sulla stessa scia di Gualtieri, e d’accordo con le sue parole, anche il ministro Luigi Di Maio. L’esponente dei Cinquestelle, infatti, in un post su Facebook ha scritto:

“Ora abbassiamo le tasse. Non possono pagare i cittadini colpe che non hanno. Gli italiani sono le principali vittime di questa pandemia. Quindi è compito dello Stato supportare il proprio popolo. Il governo sta lavorando a una riforma fiscale che significa semplificare le procedure e abbassare le tasse. Non possiamo usare mezze misure. Dobbiamo intervenire in maniera straordinaria o il Paese non si riprenderà”. 

Per questo motivo, ha in fine concluso Di Maio, bisogna accelerare i tempi e procedere spediti: questa riforma ha priorità assoluta.

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Redazione

Redazione di Rete Commercialisti