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Così cambiano i controlli del Fisco: gli accertamenti implacabili del fisco saranno dedicati principalmente ai grandi evasori. Tutte le novità per i contribuenti.
Fisco, si cambia: nel mirino delle Agenzie delle Entrate ci saranno i grandi evasori e ci sarà uno stop ai controlli sui piccoli importi. La rivoluzione arriva con l’ultima circolare pubblicata, con la quale cerca di dare risposte concrete al dilagante malcontento nei confronti della macchina fiscale.
E si cambia a partire proprio da quelle che vengono percepite come piccole, fastidiosissime, vessazioni quotidiane: ad esempio i controlli che non si effettueranno più sulle piccole somme. Stop ad accertamenti estremamente laboriosi e invasivi e, invece, lotta senza quartiere alle forme di evasione più grave e alle frodi anche a livello internazionale.
CASE E IMMOBILI
Dopo anche le contestazioni raccolte da «Striscia la notizia», le Entrate fissano criteri più “garantisti” per gli accertamenti su case e immobili. Il confronto preventivo «costituisce la modalità istruttoria più valida - precisa la circolare - poiché consente al contribuente di fornire chiarimenti e documentazione utili a inquadrare in modo più realistico la fattispecie oggetto di stima e, nello stesso tempo, permette all'Amministrazione finanziaria di pervenire a valutazioni più trasparenti e sostenibili». Non solo contraddittorio, però. «È possibile procedere anche all'accesso presso l'immobile (con le garanzie previste per gli accessi presso le abitazioni private) o l'azienda oggetto del controllo al fine di reperire ulteriori informazioni non ritraibili esclusivamente attraverso la documentazione o gli elementi in possesso dell'ufficio. Tale modalità istruttoria - sottolineano le Entrate - risulterà particolarmente utile nei casi di elevato scostamento tra il valore dichiarato e quello stimato. Naturalmente, in particolare per le aziende, gli accessi dovranno essere programmati in un lasso temporale strettamente ravvicinato alla data di stipulazione dell'atto sottoposto a controllo». E ancora viene manifestata l’opportunità di «acquisire conoscenza diretta dello stato esteriore e delle caratteristiche degli immobili e della zona in cui sono ubicati, acquisibile anche tramite un sopralluogo o con gli strumenti informatici disponibili in ufficio ed anche accedendo ad Internet: ciò consente di evidenziare meglio le analogie e le differenze tra l'immobile da valutare e quelli presi come riferimento, sulla base delle principali caratteristiche che influenzano i prezzi di mercato della tipologia di immobile in esame».
ACCERTAMENTI BANCARI
Molta attenzione anche nel ricorso agli accertamenti bancari, che comunque sono sottoposti all’autorizzazione preventiva della Direzione regionale delle Entrate. Il ricorso alle indagini finanziarie va effettuato «solo a valle di un'attenta analisi del rischio dalla quale possano emergere significative anomalie dichiarative e quando è già in corso un'attività istruttoria d'ufficio» e «deve essere appropriato e finalizzato ad attuare ricostruzioni credibili e realistiche».
GLI STUDI DI SETTORE
Oltre al capitolo controlli, la circolare prevede che le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale (come gli studi di settore) saranno applicate secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza, grazie alla collaborazione del contribuente che potrà dimostrare e giustificare eventuali anomalie. Non solo. L’Agenzia sarà impegnata a stipulare con le imprese, in determinati ambiti, accordi preventivi per regolare in anticipo il trattamento fiscale di alcune operazioni, implementerà la c ooperative compliance , porterà avanti anche la gestione e la lavorazione delle istanze della voluntary disclosure.
DEBUTTERA’ UNA NUOVA COMUNICAZIONE UNICA
Nell’ottica di un progressivo miglioramento dei rapporti con i contribuenti e in linea con le indicazioni Ocse, l’Agenzia proseguirà il percorso intrapreso lo scorso anno nel contrasto dell'evasione, mettendo a disposizione dei contribuenti nelle comunicazioni inviate, gli elementi di cui è in possesso con l’obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari. In questo senso si annuncia anche il debutto di una nuova comunicazione unicadestinata a persone fisiche e imprese individuali. Insomma l’Agenzia punta con decisione ad un rapporto basato su fiducia e collaborazione e per questo cerca innanzitutto di cambiare pelle.
Gli obiettivi, definiti "ambiziosi", sono di ridurre il tax gap, migliorare la qualità dell'accertamento e ridurre l'invasività dei controlli. Per quanto riguarda i controlli la Circolare spiega che, l'Amministrazione dovrà affinare sempre di più la qualità dei controlli, evitando lo spreco di energie in contestazioni puramente formali o di ammontare esiguo e concentrandosi piuttosto su concrete e rilevanti situazioni di rischio. Le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale (ad esempio gli studi di settore) saranno applicate secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza, grazie alla collaborazione del contribuente che potrà dimostrare e giustificare eventuali anomalie. Le indagini finanziarie - si spiega ancora - diventano uno strumento da utilizzare solo a seguito di un'attenta analisi del rischio e quando è già in corso un'attività istruttoria. Inoltre, l'Agenzia sarà impegnata a stipulare con le imprese, in determinati ambiti, accordi preventivi per regolare in anticipo il trattamento fiscale di alcune operazioni, implementerà la cooperative compliance con le grandi imprese e porterà avanti anche la gestione e la lavorazione delle istanze della voluntary disclosure.
IL CONTRASTO DELL'EVASIONE
Nell'ottica di un progressivo miglioramento dei rapporti con i contribuenti e in linea con le indicazioni Ocse, l'Agenzia proseguirà il percorso intrapreso nel 2015 nel contrasto all'evasione, mettendo a disposizione dei contribuenti nelle comunicazioni inviate, gli elementi di cui è in possesso con l'obiettivo di favorire l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari. E in questo senso si annuncia anche che, tra le altre, debutterà una nuova comunicazione unica destinata a persone fisiche e imprese individuali, per cui, nel 2012, sono emerse anomalie legate, tra l'altro, a redditi da locazione immobiliare, di lavoro dipendente, di partecipazione, di capitale, o plusvalenze di beni relativi all'impresa.
FIDUCIA E COLLABORAZIONE
Oltre all'incrocio delle banche dati per "affinare sempre di più la qualità dei controlli" si interviene anche sulla tassazione degli immobili al centro della querelle con Striscia la Notizia: "Il contribuente - spiega Orlandi - deve poter esporre le sue ragioni prima di essere oggetto di accertamento, non dopo". Il contraddittorio diventa così "il cuore dell'accertamento sugli immobili". Insomma l'Agenzia punta con decisione ad un rapporto basato su fiducia e collaborazione e per questo cerca innanzitutto di cambiare 'pelle'. E Orlandi arriva a ribaltare il concetto, ormai un 'classico', espresso dall'allora ministro Tommaso Padoa Schioppa ("Pagare le tasse è bello"): "E' innegabile - ammette - che anche il cittadino più sensibile alla cosa pubblica non si priva volentieri di una parte del proprio reddito". Quindi: "Se esigiamo serietà e correttezza dai contribuenti, dobbiamo noi per primi dare prova di serietà e coerenza nel rispetto dei principi a cui diciamo di ispirare la nostra azione. Noi rappresentiamo lo Stato nell'esercizio di una delle sue funzioni più autoritative, il prelievo fiscale, e perciò dobbiamo operare in modo da guadagnare nell'esercizio di questa funzione il rispetto e la fiducia dei cittadini".
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, arriva a ribaltare il concetto, ormai un ‘classico’, espresso dall’allora ministro Tommaso Padoa Schioppa (“pagare le tasse è bello”): “E’ innegabile – ammette – che anche il cittadino più sensibile alla cosa pubblica non si priva volentieri di una parte del proprio reddito”. Quindi: “se esigiamo serietà e correttezza dai contribuenti, dobbiamo noi per primi dare prova di serietà e coerenza nel rispetto dei principi a cui diciamo di ispirare la nostra azione. Noi rappresentiamo lo Stato nell’esercizio di una delle sue funzioni più autoritative, il prelievo fiscale, e perciò dobbiamo operare in modo da guadagnare nell’esercizio di questa funzione il rispetto e la fiducia dei cittadini”.
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Redazione di Rete Commercialisti