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Quest’anno la dichiarazione precompilata non si rivolge solo ai circa 20 milioni di contribuenti titolari di redditi di lavoro dipendente, assimilati, o di pensione, ma anche a circa 10 milioni di soggetti che utilizzano ilmodello Unico persone fisiche. Saranno i cittadini stessi a optare per l’uno o l’altro modello grazie un semplice menù che li indirizzerà verso quello più adatto in base alle loro caratteristiche.
Potenziati, in vista della nuova stagione dichiarativa, anche i canali di assistenza dell’Agenzia, mentre sono al via una serie di iniziative per aiutare i contribuenti a prepararsi all’appuntamento del 2 maggio, quando sarà possibile inviare il modello, con o senza modifiche. Per completare tutte le operazioni c’è tempo fino al 7 luglio per chi usa il 730 o al 30 settembre per chi utilizza Unico. Entrano nella dichiarazione 2016, 700 milioni di dati in più, relativi a spese sanitarie (al netto dei farmaci da banco), spese universitarie, spese funebri, contributi per la previdenza complementare e a spese per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica sin dal primo anno di sostenimento della spesa.
Si tratta di oneri che negli anni passati hanno fatto registrare le frequenze più alte in sede di compilazione della dichiarazione. In prospettiva, dunque, si allarga la fetta di cittadini che quest’anno potrebbe decidere di accettare direttamente la dichiarazione predisposta dal Fisco, con notevoli benefici sia in termini di semplificazioni sia di controlli.
In caso di dichiarazione 730 accettata senza modifiche, infatti, è l’Agenzia delle Entrate a certificare la correttezza dei dati riportati. Beneficio che si estende anche a coloro che inviano il modello tramite Caf e professionisti: solo a questi ultimi, infatti, si rivolge il Fisco in caso di controlli sulla documentazione. I vantaggi sui controlli si applicano solo ai cittadiniche presentano il 730 e non anche a coloro che utilizzano il modello Unico precompilato. Per questi ultimi non è inoltre prevista la possibilità di delegare soggetti terzi allo scarico dei dati dell’Agenzia.
Novità e numeri
Il 730 precompilato online è pronto all’uso. Da oggi 30 milioni di contribuenti possono accedere e visualizzare la propria dichiarazione dei redditi (compreso il modello Unico) con tutti i dati già inseriti dal Fisco. Dal 2 maggio sarà invece possibile inviarla, integrarla o modificarla.
Queste tutte le novità e le istruzioni per l’uso:
- Si allarga platea, debutta anche Unico: la precompilata 2016 non si rivolge solo ai circa 20 milioni di contribuenti titolari di redditi di lavoro dipendente, assimilati, o di pensione, ma anche a circa 10 milioni di soggetti che utilizzano il modello Unico persone fisiche. Per questi ultimi però non è prevista la possibilità di delegare soggetti terzi allo scarico dei dati dell’Agenzia. Saranno i cittadini stessi a optare per l’uno o l’altro modello grazie un semplice menù che li indirizzerà verso quello più adatto in base alle loro caratteristiche.
- Quando scattano i controlli del fisco: in caso di dichiarazione 730 accettata senza modifiche è l’Agenzia delle Entrate a certificare la correttezza dei dati riportati. E questo vale anche per coloro che inviano il modello tramite Caf e professionisti: solo a questi ultimi, infatti, si rivolge il Fisco in caso di controlli sulla documentazione. I vantaggi sui controlli si applicano però solo ai cittadini che presentano il 730 e non anche a coloro che utilizzano il modello Unico precompilato.
- Dichiarazione congiunta per i coniugi: i coniugi avranno avranno anche la possibilità di presentare la dichiarazione in versione congiunta sul web.
- Oltre spese sanitarie, dentro anche bonus ristrutturazioni: entrano nella dichiarazione 2016, 700 milioni di dati in più, relativi a spese sanitarie (al netto dei farmaci da banco), spese universitarie, spese funebri, contributi per la previdenza complementare e a spese per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Una mole di dati quantificabili in termini di spesa sostenuta dai contribuenti in 37,4 miliardi di euro.
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Redazione di Rete Commercialisti