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Spesometro, redditometro e riccometro: cosa sono e che differenza c’è?

Burocrazia 

Tra gli strumenti anti evasione dell’Agenzia delle Entrante vi sono spesometro, redditometro e riccometro. Ecco cosa sono, definizioni, differenze e punti comuni.

In queste settimane si parla tanto di spesometro 2016, di verifiche fiscali.
Negli ultimi mesi, in particolare, non sentiamo altro che parlare, a turno, di spesometro, riccometro e redditometro. Ma di cosa si tratta esattamente? A cosa fanno riferimento questi termini? Spesometro, redditometro e riccometro sono strumenti diversi o tra loro collegati?
Si parte sempre con grandi proclami e chiarimenti che di chiaro hanno ben poco e si finisce con proroghe, cambiamenti e talvolta anche con disinvolti nulla di fatto.

Molto spesso è difficile comprendere come funzionino questi strumenti anti-evasione e soprattutto quale sia la necessità di crearne sempre di nuovi.

In questo articolo proviamo a definire e confrontare spesometro, redditometro e riccometro, termini simili, ma indicanti cose diverse, per cercare di capire quali siano, in pratica, le differenze che intercorrono tra i vari meccanismi.

Passiamoli quindi in rassegna, uno per uno.

Spesometro 2016

Lo spesometro è uno strumento fiscale che consente il controllo di tutti i pagamenti che superano una determinata soglia e, in particolare, le operazioni rilevanti ai fini dell’IVA.

In tal senso lo spesometro si qualifica come uno strumento di lotta alla frode fiscale, consentendo all’Agenzia delle Entrate di disporre di un database enorme su cui effettuare i relativi controlli.

Le scadenze fiscali relative allo spesometro 2016 sono le seguenti:

  • 11 aprile 2016 per i contribuenti mensili;
  • 20 aprile 2016 per i contribuenti trimestrali;
  • 2 maggio 2016 per gli operatori finanziari.

Le comunicazioni avverranno in modalità telematica ed il contribuente potrà scegliere se utilizzare la forma aggregata (elenco delle operazioni attive e passive, distinte per tipologia) o analitica.

Redditometro

Il redditometro è uno strumento fiscale che ha lo scopo di stimare le spese medie di ogni contribuente e, confrontandole con il reddito dichiarato, capire se esse sono conformi o se il soggetto abbia un tenore di vita superiore alle sue possibilità e quindi “nasconda qualcosa” al Fisco.

Nel caso in cui, analizzando spese e reddito del singolo, l’Agenzia delle Entrate riscontrasse delle incongruenze superiori al 20% (con una franchigia di 12 mila euro) aprirà una pratica di accertamento, chiedendo spiegazioni al contribuente e valutando il da farsi.

Riccometro

Riccometro è il termine “popolare” utilizzato per indicare l'ISEE, e cioè l’indicatore della situazione economica equivalente , strumento che consente di controllare la situazione economica delle famiglie, individuando in maniera più precisa i soggetti aventi diritto a prestazioni sociali agevolate, esenzioni e agevolazioni tariffarie di vario tipo.

Come si legge sul sito dell’INPS, “l’ISEE è il rapporto tra l’indicatore della situazione economica (I.S.E.) e il parametro desunto dalla Scala di Equivalenza” e terrà conto di reddito, patrimonio mobiliare e immobiliare, e delle caratteristiche di ogni numero familiare (numero, tipologia, maggiorazioni).

 

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Redazione

Redazione di Rete Commercialisti