1 - Tasi, via libera all’abolizione
Come noto la legge di stabilità ha abolito per il 2016 il pagamento della Tasi sulla prima casa con l’eccezione delle abitazioni di lusso, ovvero delle categorie catastali A1, A8 e A9. Da notare che l’abolizione riguarda tanto i proprietari quanto ovviamente gli inquilini. In quest’ultimo caso, ossia per abitazioni date in locazione, il proprietario pagherà la quota spettante in base alla delibera Tasi 2015 o, in sua assenza, il 90% del corrispettivo, mentre l’inquilino non dovrà versare nulla.
L’esenzione Tasi spetta anche sulle pertinenze, ma bisogna ricordare che è possibile correlarne all’abitazione principale massimo tre, appartenenti a catastali diverse fra loro. Le eventuali pertinenze escluse dal beneficio pagano l’Imu con l’aliquota prevista in delibera comunale per la tipologia di immobile.
E’ stato stabilito uno sconto Imu sulle abitazioni di lusso: aliquota massima allo 0,4%, non più allo 0,6%, mentre resta la detrazione di 200 euro.
Nel caso degli immobili dati in comodato d'uso ai parenti di primo grado è previsto il dimezzamento della base imponibile Imu-Tasi, a condizione che il proprietario non possieda altri immobili ad uso residenziale in Italia. La sola eccezione è rappresentata dal possesso dell’immobile di residenza, oltre a quello dato in comodato al parente, purché le due abitazioni si trovino nello stesso Comune.
Tasi ai bonus sulle ristrutturazioni, passando per il leasing immobiliare. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le norme più interessanti da tenere a mente e che faranno risparmiare qualcosa a tutti gli attuali o nuovi proprietari di prima casa.
2 - Bonus ed ecobonus
La misura consente a chi in passato ha acquistato una prima casa usufruendo delle agevolazioni previste di comprare un nuovo immobile sfruttando ancora una volta i benefici fiscali senza dover vendere prima il precedente, a patto però che l’abitazione acquistata in precedenza venga alienata entro un anno dalla data dell’atto.
Se il venditore è un privato, l’imposta di registro è al 2%, mentre le imposte ipotecarie e catastali sono dovute nella misura di 50 euro ciascuna. Se il venditore è un’impresa costruttrice, l’Iva è al 4% e le imposte catastale e di registro a 200 euro.
Il bonus non può essere applicato agli immobili di categoria catastale A1, A8, e A9.
Secondo le nuove misure approvate dal Parlamento, saranno prorogate fino al 31 dicembre 2016 le agevolazioni fiscali per chi ristruttura. La detrazione resta al 50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro.
Per chi effettua lavori di riqualificazione energetica, la detrazione è al 65% con tetti che cambiano a seconda dei lavori realizzati. E’ previsto, inoltre, il bonus mobilii al 50%, per un tetto di spesa massima di 10mila euro sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici destinati all’immobile che è oggetto della ristrutturazione edilizia.
3 - Leasing e prima casa
La manovra economica ha di fatto introdotto una nuova forma dileasing finanziario che si applica all’acquisto della prima casa. Il funzionamento del meccanismo è presto spiegato: l’inquilino, che prevede di diventare futuro acquirente dell’immobile che abita, paga un affitto alla banca o all’intermediario finanziario, che di fatto acquista la casa e ne detiene il possesso per un periodo di tempo fissato nel contratto, al termine del quale venderà all’affittuario nel caso quest’ultimo ne fa richiesta, il tutto a un prezzo prefissato. Se il locatore-acquirente recede prima della scadenza, ovviamente l’immobile resterà alla banca. Ci sono poi particolari sconti per le giovani coppie con meno di 35 anni e reddito fino a 55mila euro: tra le altre, una detrazione del 19% sul prezzo di affitto fino a un tetto di 8mila euro l’anno e sul prezzo di acquisto fino a 20mila euro.
La misura prevede che l’inquilino/futuro acquirente versi un affitto alla banca o all’intermediario finanziario, che di fatto acquista la casa in leasing detenendone il possesso per un periodo di tempo prestabilito nel contratto. Al termine di tale periodo di tempo la banca o l’intermediario finanziario procede alla vendita all’inquilino, nel caso ne faccia richiesta, a un prezzo concordato preventivamente. Nel caso in cui l’inquilino/acquirente receda prima della scadenza, l’immobile in questione rimane alla banca.
4 - Giovani coppie
La misura consente a chi in passato ha acquistato una prima casa usufruendo delle agevolazioni previste di comprare un nuovo immobile sfruttando ancora una volta i benefici fiscali senza dover vendere prima il precedente, a patto però che l’abitazione acquistata in precedenza venga alienata entro un anno dalla data dell’atto.
Se il venditore è un privato, l’imposta di registro è al 2%, mentre le imposte ipotecarie e catastali sono dovute nella misura di 50 euro ciascuna. Se il venditore è un’impresa costruttrice, l’Iva è al 4% e le imposte catastale e di registro a 200 euro.
Il bonus non può essere applicato agli immobili di categoria catastale A1, A8, e A9.
Sempre a favore delle giovani coppie, che si definiscono tali se almeno uno dei partner ha un’età inferiore ai 35 anni, è stato introdotta un nuova agevolazione. Nel caso infatti una coppia di questo tipo acquistasse una prima casa, avrà diritto ad un bonus mobili per gli arredi e gli elettrodomestici, che consiste in una detrazione del 50% fino a un tetto di spesa di 16mila euro. L’agevolazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo e non c’è bisogno che la coppia sia sposata.
5 - Riacquisto di prima casa
Chiunque cambi abitazione principale acquistando un nuovo immobile che adibisce a prima casa, potrà comunque usufruire dei benefici fiscali relativi a imposta di registro e Iva previsti per l’abitazione principale, a condizione però che venda la vecchia casa entro un anno. L’entità dello sconto dipende dal tipo di venditore: se si tratta di un privato, l’imposta di registro è pari al 2%, mentre l’imposta ipotecaria e catastale è fissata a 50 euro; se invece si acquista da un’impresa, l’Iva sarà al 4% e le imposte catastali e di registro sono fissate a 200 euro. Da notare che l’agevolazione in questione non si applica agli immobili di lusso, appartenenti alle categorie catastali A1, A8, e A9.