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Il credit crunch continua ancora a rappresentare uno scoglio per molte imprese, specie pmi. Anche se qualche cenno di sereno inizia a intravedersi sul fronte delle erogazioni, con le banche che appaiono più propense a concedere finanziamenti rispetto alla fase più dura della crisi. Ecco allora una panoramica aggiornata delle principali offerte degli istituti di credito, con condizioni e requisiti richiesti.
Mutui e imprese, erogazioni in crescita. Secondo l’Abi, segnali positivi emergono sul fronte delle nuove erogazioni di prestiti bancari. I finanziamenti alle imprese hanno infatti segnato nel trimestre dicembre 2014-febbraio 2015 un incremento di circa il 7,6% sul corrispondente trimestre dell’anno precedente. Inoltre, allo scorso marzo, il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione di -0,9% nei confronti di marzo 2014, di -1,5% rispetto al mese precedente e migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013 (quando era stato raggiunto il picco negativo). Secondo l’Associazione bancaria italiana si tratta del miglior risultato da maggio 2012.
Sul fonte della domanda di credito da parte delle imprese italiane, secondo dati dell’Eurisc (il sistema di informazioni creditizie di Crif) nel primo trimestre dell’anno è tornata a raffreddarsi. Con una contrazione del dato aggregato del 3,6% rispetto al corrispondente periodo del 2014, che però si era contraddistinto per una crescita record (+15,9%). La domanda è invece positiva se confrontata con gli anni precedenti al 2014 (la variazione rispetto, per esempio, a gennaio-marzo 2009 è di +9,4%, mentre rispetto a gennaio-marzo 2013 si attesta a +11,7%). Lo studio sottolinea in particolare che in termini assoluti il numero di richieste di credito presentate nel primo trimestre dell’anno in corso rappresenta il secondo più elevato dall’inizio del 2008 a oggi, a conferma che le imprese italiane non hanno smesso di rivolgersi alle banche per finanziare l’attività corrente e gli investimenti.
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Redazione di Rete Commercialisti