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Martedì 31 marzo la fattura elettronica diventerà obbligatoria nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni. Ma per vedere se e come sarà estesa ai rapporti tra privati, bisognerà aspettare l'attuazione della legge delega 23/2014, che all'articolo 9 si propone di «incentivare, mediante una riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti, l'utilizzo della fatturazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi». È questo, infatti, uno dei tanti principi dettati dalla riforma, per la maggior parte ancora inattuata.
Il termine per completare i lavori, originariamente fissato per domani (venerdì 27 marzo), è stato prorogato dal Dl sull'Imu agricola al 26 giugno: ci saranno altri tre mesi di tempo - prolungabili fino a sei - per mettere al loro posto i tasselli mancanti.
A tagliare il traguardo, finora, sono stati i decreti sulle semplificazioni e la dichiarazione precompilata, la riforma della tassazione tabacchi e il provvedimento sulle commissioni censuarie. Quest'ultimo, però, è solo il primo pezzo del più ampio puzzle del nuovo catasto che la legge delega ha iniziato a comporre.
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Redazione di Rete Commercialisti