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Come cambierà la dichiarazione dei redditi per dipendenti e pensionati, che arriverà a casa già preparata dall'Agenzia delle Entrate
Dal prossimo anno, circa 30 milioni di italiani (tra lavoratori dipendenti e pensionati) non dovranno più consegnare la dichiarazione dei redditi. A compilare il modello 730 ci penserà infatti direttamente l'Agenzia delle Entrate, con una nuova procedura che ieri ha avuto il via libera dal consiglio dei ministri. Ecco, di seguito, 5 cose da sapere per avere un'idea dei cambiamenti in arrivo.
Il modello 730 non dovrà più essere compilato dal contribuente ma gli verrà recapitato direttamente a casa con quasi tutti i dati già scritti. La dichiarazione non arriverà per posta ordinaria ma sarà semplicemente consultabile attraverso internet (nel sito dell'Agenzia delle Entrate, per chi è dotato di un nome-utente e una password). In alternativa, i contribuenti potranno farsi consegnare la dichiarazione dal datore di lavoro o dai Caf (i centri di assistenza fiscale creati dai sindacati e dalle associazioni di categoria).
Il nuovo modello precompilato sarà consultabile dai contribuenti a partire dal 15 aprile 2015. Entro il 7 luglio successivo, ognuno potrà chiedere a un centro di assistenza fiscale di fare delleeventuali integrazioni, qualora voglia correggere degli errori o ritenga di aver diritto a detrazioni e deduzioni che non gli sono state riconosciute.
I redditi da lavoro o da pensione del contribuente verranno comunicati ogni anno dalle aziende o dall'Inps direttamente all'Agenzia delle Entrate, che poi li inserirà nel 730 precompilato. Nella dichiarazione saranno già calcolati anche i redditi dei fabbricati (sulla base dei dati catastali) e molte detrazioni che oggi spettano per la previdenza integrativa, per gli interessi passivi sui mutui o per le polizze sulla vita. Questi dati verranno infatti determinati direttamente dal fisco, sulla base delle informazioni inviate ogni anno all'Anagrafe Tributaria(sempre entro marzo) dalle banche, dalle compagnie assicurative o dagli enti previdenziali.
Nel 2015, non saranno invece incluse nel 730 precompilato le detrazioni che spettano al contribuente per le spese sanitarie. Chi vorrà farsele riconoscere dovrà dunque andare a un centro di assistenza fiscale e chiedere di integrare la dichiarazione. Nel 2016, però, anche questo tipo di detrazioni sarà calcolato direttamente dall'Agenzia delle Entrate, grazie ai dati raccolti dalle farmacie, dai medici e dalle Asl con le tessere sanitarieelettroniche.
Secondo le prime stime, più del 70% dei modelli 730 precompilati avrà bisogno di una integrazione, visto che mancano i dati sulle spese sanitarie, che ogni anno vengono detratte fiscalmente dalla stragrande maggioranza dei contribuenti. Chi ritiene però chetutti i dati siano corretti e non vi sia bisogno di aggiunte al 730, dovrà semplicemente pagare il dovuto (sempre che emergano dei debiti fiscali).
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Redazione di Rete Commercialisti