Vuoi passare alla versione mobile di Rete Commercialisti? Clicca qui!
ENTRA

Imu più Tasi 3 volte l'Ici

Fisco e Tributi 

Quello delle tasse sulla casa sembra il gioco delle tre carte, dove a perdere è sempre chi, dopo anni ed anni di sacrifici e un mutuo ancora tutto da pagare, è riuscito a coronare il sogno di una vita: acquistare una casa tutta sua!

Peccato, però, che a guastare la festa ci si metta di traverso sempre il fisco capace di trasformare in incubo il sogno di milioni di italiani! 

Infatti, secondo le stime di Confedilizia, per il 2014 i moltiplicatori catastali - se non modificati - porteranno a un gettito Imu-Tasi tra 24 e 28 miliardi di euro, a seconda delle aliquote stabilite dai comuni, pari al triplo(!!!) di quello dato dall'Ici (9miliardi). 

E’ questo l'allarme lanciato dall'associazione, la quale ha diffuso i dati relativi agli effetti che avrebbe sul gettito di Imu e Tasi una riduzione dei moltiplicatori catastali, che dal 2012 si applicano per il calcolo dell'Imu e dal 2014 anche della Tasi. 

moltiplicatori catastali erano stati varati come provvisori dai governi Prodi e Monti e poi sono stati resi definitivi dal governo Letta. 

Confedilizia ha sottolineato il fatto che tali moltiplicatori dal 2012 - con la manovra Monti - sono aumentati del 60% per la maggior parte degli immobili rispetto a quelli validi ai fini dell'Ici (dopo l'incremento del 5% delle rendite catastali a suo tempo varato dal governo Prodi). 

Nel prospetto diffuso da Confedilizia, il minor gettito Imu-Tasi è indicato in misura minima e massima, in ragione del livello delle aliquote stabilite dai comuni.

Qualora si applicasse la riduzione massima prevista nella tabella (-20%), le entrate Imu-Tasi sarebbero almeno pari a quelle garantite dall'Imu nel 2013 (circa 20 miliardi), che erano già superiori di oltre il 120% rispetto a quelle relative all'ultimo anno di applicazione dell'Ici!

Un gettito Imu-Tasi fra 24 e 28 miliardi di euro pari al triplo di quello dato dall'Ici (9 miliardi). Questi secondo Confedilizia, l'associazione della proprietà edilizia, gli effetti dei moltiplicatori delle rendite catastali che, varati come provvisori dai governi Prodi e Monti sono stati consolidati e resi definitivi dal governo Letta. Confedilizia, che nel fine settimana aveva rivolto per bocca del suo presidente Corrado Sforza Fogliani un appello al governo a fare una grande «operazione fiducia» con il decreto Sblocca Italia in dirittura, cambiando la strategia di pressione fiscale sugli immobili che «ha impoverito gli italiani di quasi 2 mila miliardi di euro», ha diffuso i dati relativi agli effetti che avrebbe sul gettito di Imu e Tasi una riduzione dei moltiplicatori catastali che dal 2012 si applicano per il calcolo dell'Imu e, dal 2014, anche della Tasi. Moltiplicatori che, si osserva in una nota, dal 2012, con la manovra Monti, sono aumentati del 60% per la maggior parte degli immobili rispetto a quelli validi ai fini Ici (dopo l'incremento del 5% delle rendite catastali a suo tempo varato dal governo Prodi) e che per il 2014, secondo le stime dell'organizzazione, porteranno, se non modificati, a un gettito Imu-Tasi fra 24 e 28 miliardi di euro (a seconda delle aliquote stabilite dai Comuni), pari al triplo di quello dato dall'Ici (9 miliardi).

Il minor gettito Imu-Tasi (si veda tabella in pagina) è indicato in misura minima e massima, in ragione del livello delle aliquote stabilite dai comuni. Confedilizia sottolinea che, qualora si applicasse la riduzione massima prevista nella tabella (-20%), le entrate Imu-Tasi sarebbero almeno pari a quelle garantite dall'Imu nel 2013 (circa 20 miliardi), che erano già superiori di oltre il 120% rispetto a quelle relative all'ultimo anno di applicazione dell'Ici. «Il giusto monito del presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani va ascoltato, compreso e raccolto», ha commentato in una nota Daniele Capezzone, Forza Italia, presidente della Commissione finanze della camera. «L'attuale livello di tassazione degli immobili è almeno quattro volte ingiusto» e «il governo Renzi ha una gravissima responsabilità su tutta questa vicenda. Appena nato, l'esecutivo Renzi ha non solo confermato ma aggravato la Tasi (cioè la nuova Imu, rimessa qualche mese prima sotto falso nome da Letta-Alfano), aggiungendo addirittura un altro 0.8 per mille», «quindi, oggi la tassa sulla casa non è più solo una ''Tassa Letta-Alfano'', ma è anche a tutti gli effetti una ''Tassa Renzi''» e, tutto sommato, «raggiunge la somma di circa 32 miliardi». «Anche il governo Renzi usa il mattone come un bancomat. I calcoli di Confedilizia sono eclatanti e confermano che la Tasi è una patrimoniale, che le tasse sugli immobili sono un vero e proprio furto per milioni di italiani», fa eco Maurizio Gasparri, senatore di Fi. «Il tutto in una fase di paralisi del mercato di settore. E a settembre ci aspetta la stangata sui rifiuti. Va fermata questa rapina fiscale e vanno dati segnali di fiducia anche per rilanciare il settore. Si inizi accogliendo l'appello della Confedilizia che chiede di ridurre le rendite catastali. Si può fare, si deve dare un segnale per rimettere in moto un'economia ferma. Ci aspettiamo che nel decreto Sblocca Italia ci siano aperture in tal senso con una significativa inversione di tendenza. È il momento di agire».

Hai un problema relativo a questo argomento?

Registrati ora per inviare una richiesta a più commercialisti gratuitamente.

Iscriviti adesso  

Redazione

Redazione di Rete Commercialisti