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Falsi professionisti, multe fino a 50 mila euro e reclusione

Attività professionali 

Si inaspriscono le sanzioni contro chi esercita, senza titolo, una professione per cui sono necessari l’esame di Stato e l’iscrizione ad un Albo. Lo prevede un disegno di legge approvato qualche giorno fa dal Senato. In base alla norma approvata, l’esercizio abusivo di una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a due anni e con una multa dai 10 mila ai 50 mila euro. La condanna comporta anche la confisca delle attrezzature utilizzate. Particolare attenzione è stata data al problema dell’esercizio abusivo dell’attività sanitaria, nel cui ambito si stima operi circa la metà dei 30mila falsi professionisti attivi sul territorio nazionale. Su questo fronte, intervenendo sull’articolo 590 del Codice penale, si prevede che nel caso di esercizio abusivo di una professione o arte sanitaria la pena per lesioni gravi sia la reclusione da sei mesi a due anni, mentre quella per lesioni gravissime vada da un anno e sei mesi a quattro anni di reclusione. Nei confronti di coloro che esercitano un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie, come ottici e odontotecnici, è stato inoltre modificato l’attuale primo comma dell’articolo 141 del testo unico delle leggi sanitarie (regio decreto 1165/34) stabilendo che chiunque, «non trovandosi in possesso della licenza prescritta nell’articolo 140 o dell’attestato di abilitazione, esercita un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie è punito con la sanzione amministrativa da 2.500 a 7.500 euro». Con un emendamento aggiuntivo approvato in Aula sono state aumentate anche le pene per chi svolge attività di mediazione immobiliare senza essere iscritto al ruolo: una modifica all’articolo 8 della legge 39/89 a carico del falso mediatore prevede, oltre all’applicazione del suddetto articolo 348, primo comma, del Codice penale, anche dell’articolo 2231 del Codice civile, con conseguente perdita del diritto di agire in giudizio per il pagamento della retribuzione. Nel nuovo testo si legge, anzi, che i mediatori immobiliari sono comunque tenuti alla restituzione alle parti contraenti delle provvigioni percepite. «Il voto unanime al Ddl contro i falsi professionisti – ha dichiarato dopo la votazione il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello (Ncd) – rappresenta il segnale che la politica vuole dare contro chi opera in spregio delle regole, con una concorrenza sleale e dannosa che soprattutto in campo medico può creare serissimi danni». Commenti positivi sono giunti anche dal mondo delle professioni. «Era ora, meglio tardi che mai», ha commentato Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi. «Da tempo – ha spiegato Palma – gli psicologi italiani lanciano preoccupati allarmi: varie figure non qualificate cercano di auto assegnarsi funzioni riservate per legge alla professione di psicologo. Lo fanno anche attraverso la rinomina, in maniera creativa, di quelli che sono chiari interventi professionali tecnico-psicologici: ciò non ne cambia la natura di atto professionale tipico il cui esercizio è di stretta competenza di figure qualificate e abilitate come lo psicologo». Mauro Pizzin

In conclusione, se la legge dovesse approvata da entrambi i rami del Parlamento, sarà più difficile ingannare i propri clienti. Le pene più severe avranno un effetto deterrente contro soggetti ch,e pur di raggiare i propri clienti, millantano abusivamente titoli e specializzazioni mai in effetti conseguiti.

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Redazione

Redazione di Rete Commercialisti