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Ecco come valutare con precisione una Startup

Startup 

Dropbox quando stava iniziando a muovere i suoi primi passi valeva 400 mila dollari. Instagram, invece, era stato valutato 2,5 milioni di dollari. Oltre sei volte di più. Definire la valutazione iniziale di un’azienda non è cosa semplice. 

Perché la valutazione si una startup è importante

La valutazione è semplicemente il valore dell’impresa. E’ importante perché determinala quota che la startup deve dare in cambio di un finanziamento. Nonostante il valore effettivo dell’azienda che comincia un’attività sia pari a zero, la valutazione è di lunga superiore. Perché? Perché durante la prima fase il valore è legato quasi esclusivamente al potenziale di crescita.

Si può calcolare la cifra analizzando due fattori: quanto denaro serve alla startup per crescere in modo significativo e ottenere il prossimo investimento e quante quote si è disposti a cedere. Se poniamo 100 mila dollari il finanziamento minimo richiesto e 5%-20% le quote cedute, la valutazione pre-money sarà compresa tra i 500 mila dollari e i 2 milioni di dollari.

A determinare l’ammontare dell’investimento e della valutazione concorrono diversi elementi.

1. Numero di utenti. Se un investitore vede che agli utenti piace un servizio o un prodotto, hanno già la prova che questo possa funzionare sul mercato.

2. Reputazione. Gli imprenditori che possono vantare successi passati tendono ad avere alte valutazioni e altri investimenti.

3. Fatturato. E’ importante per le aziende B2B. Per quelle rivolte al consumatore è meno fondamentale: una startup non è fare soldi, è crescere velocemente mentre si fanno soldi.

4. Canali di distribuzione. Attraverso quali mezzi venderai il tuo prodotto o il tuo servizio?

5. Tipo di settore. Gli investitori viaggiano insieme: più è ambito quel campo, più soldi arriveranno.

E’ necessario per una startup avere una valutazione alta?

Non necessariamente. Quando la valutazione in fase iniziale è alta, per il prossimo investimento dovrai dimostrare di avere una valutazione ancora più alta. Significa che devi crescere molto e in fretta.

Ci sono due strategie che una startup può adottare:

1. Go big or go home: ottenere più soldi possibili alla più alta valutazione possibile e spendere tutto in fretta per crescere prima possibile.

2. Raise as you go: raccogliere solo il minimo indispensabile per partire e spendere il minimo indispensabile per crescere. Non farà andare la startup sui giornali, ma permetterà all’azienda di ottenere un altro finanziamento.

Il metodo multiplo degli investitori

La metrica in questa fase è la crescita degli ultimi 18 mesi. Crescita significa numero di utenti. Può anche voler dire fatturato.

A questo punto gli investitori sono soliti usare il metodo multiplo, anche chiamato metodo comparativo. L’idea è: ci sono altre startup molto simili alla tua. Siccome hai già fatturato, bisogna capire quante volte la valutazione è più grande del fatturato, in altre parole che multiplo è rispetto al fatturato. Questo multiplo si ricava guardando le aziende concorrenti. Il multiplo poi andrà a moltiplicare il fatturato e il numero così ottenuto sarà la valutazione.

Cosa valuta un angel prima di investire?

L’investitore prima di sottoscrivere il finanziamento valuta principalmente tre cose.

1. Exit. A quanto si può vendere l’azienda tra qualche anno.

2. Quanti capitali ci vogliono per far crescere la startup tanto da volerla far comprare a qualcuno per 1 miliardo di dollari. Il caso di Instagram è d’esempio. 56 milioni di dollari di investimento per 1 miliardo di exit. 940 milioni di dollari di differenza rispetto ai capitali iniettati.

3. La percentuale di quote di proprietà.

Altre cose che possono influenzare la valutazione

Option Pool. E’ una parte di quote destinata i futuri dipendenti. Si usa per attirare a sé talenti, dando in cambio un incentivo. Solitamente si aggira tra il 10% e il 20%.

Maggiore l’option pool è, minore sarà la valutazione. Questo per una semplice ragione: le quote sono destinate ai dipendenti futuri che apporteranno valore, qualcosa che però al momento non è ancora presente all’interno della startup.

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Redazione

Redazione di Rete Commercialisti