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730 PRECOMPILTO, TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

Attività professionali 

Dal 2015 debutterà la dichiarazione dei redditi precompilata. A prevederlo è lo schema di decreto legislativo di attuazione della delega fiscale approvato venerdì dal Consiglio dei ministri che ora passerà all'esame delle commissioni parlamentari per ottenere i pareri.Il 730 precompilato farà la sua comparsa nelle case degli italiani nella prossima primavera, come prima grande mossa del Governo per semplificare l’ingarbugliato sistema fiscale del nostro Paese. Entro il prossimo 15 aprile, il 730 precompilato sarà disponibile telematicamente, per tutti.

 

 

A CHI ARRIVERA'

Ai pensionati e ai lavoratori dipendenti che hanno un sostituto d'imposta, cioè un ente o un'azienda che trattiene per loro le tasse sulla busta paga.

 

COME ARRIVERA'

La dichiarazione sarà consultabile online tramite il sito dell'Agenzia delle Entrate o attraverso altri canali telematici ancora da stabilire nel dettaglio.

 

LE SCADENZE

Entro il 15 aprile di ogni anno, l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione di ogni contribuente la dichiarazione precompilata.

Entro il 31 Maggio dovrà tramettere la dichiarazione precompilata accettata o modificata chi non ha il sostituto d’imposta perché per esempio ha perso il lavoro.

 

COME MODIFICARLO

Entro il 7 Luglio di ogni anno, il contribuente potrà aggiungere o modificare i dati della dichiarazione, da solo (attraverso internet) o facendosi aiutare da un centro di assistenza fiscale (caf).

 

I REDDITI

Saranno inclusi nella dichiarazione tutti i redditi che l'amministrazione finanziaria conosce e riesce a calcolare facilmente, cioè i compensi da lavoro dipendente (tramite i sostituti d'imposta), le pensioni, ma anche le rendite catastali degli immobili.

 

LE DETRAZIONI

Nella dichiarazione precompilata, verranno incluse tutte le detrazioni irpef che il fisco già conosce o calcola facilmente, per esempio quelle da lavoro dipendente, da pensione, per figli o familiari a carico.

 

INTERESSI DEI MUTUI

Anche le detrazioni spettanti al contribuente per gli interessi passivi dei mutui dovrebbero essere incluse nel 730 precompilato, grazie alle informazioni automatiche inviate dalle banche all'amministrazione finanziaria.

 

FONDI E ASSICURAZIONI

I versamenti ai fondi pensioni o i premi delle polizze (che danno diritto a detrazioni e deduzioni) dovrebbero essere inclusi nel 730 precompilato purché le banche, le società di gestione o le compagnie assicurative abbiano inviato le relative comunicazioni al fisco entro il 28 febbraio precedente.

 

SPESE SANITARIE

Non saranno incluse inizialmente le detrazioni per spese sanitarie. Dal 2016 in poi, l'amministrazione finanziaria dovrebbe iniziare a raccogliere anche i dati sulle spese mediche, tramite le informazioni inviate dalle farmacie e dalle Asl. In questo modo, nel 730 precompilato dovrebbero essere incluse (almeno parzialmente) anche le detrazioni per spese sanitarie.

 

LIBERTA' DI SCELTA

Il contribuente potrà comunque presentare ancora la dichiarazione dei redditi nelle forme tradizionali, rivolgendosi a un centro di assistenza fiscale.

 

LE INFORMAZIONI SULLE SPESE SANITARIE COMUNICATE DA ASL, MEDICI E FARMACIE SARANNO PRESENTI NELLA DICHIARAZIONE PRECOMPILATA A PARTIRE DAL:

2016

 

I CONTRIBUENTI CHE ACCETTERANNO LA DICHIARAZIONE PRECOMPILATA:

Non saranno sottoposti a controlli preventivi i crediti superiori a 4mila euro in presenza di detrazioni per carichi familiari o eccedenze d’imposta, ma saranno direttamente rimborsati

 

CHI PRESENTA LA DICHIARAZIONE PRECOMPILATA CON MODIFICHE DIRETTAMENTE O TRAMITE SOSTITUTO D’IMPOSTA:

Non potrà sfruttare l’esclusione dai controlli sui redditi comunicati dai sostituti e sugli oneri comunicati da soggetti terzi all’Agenzia

 

I SOSTITUTI D’IMPOSTA CHE NON COMUNICHERANNO LA CERTIFICAZIONE SUI REDDITI O LA COMUNICHERANNO TARDIVAMENTE O CON ERRORI RISCHIANO:

Una sanzione di 100 euro per ogni comunicazione

 

I VANTAGGI

Il vantaggio che dovrebbe portare il 730 precompilato è non avere più noiosi controlli formali della dichiarazione dei redditi, e soprattutto evitare noiose lunghe code ai Caf per la compilazione del modello. Dal prossimo anno “magicamente” il 730 si materializzerà nelle case di oltre 30 milioni di contribuenti, lavoratori dipendenti pubblici e provati e pensionati. Tutto bello direte voi, ma le difficoltà che si nascondono dietro questa novità non sono poche.

Per poter accettare i dati indicati nel 730 è necessario che questo sia compilato correttamente in ogni sua quadro, e questo non è esattamente scontato. Dalle dichiarazioni rilasciate dal Governo è apparso subito chiaro che i dati riportati nel 730 precompilato, almeno per il 2015, riguarderanno esclusivamente i dati riportati nei Cud, che saranno comunicati tempestivamente dai sostituti d’imposta, e dalle comunicazioni rilasciate dalle banche e dagli enti assicurativi, riguardanti interessi passivi, assicurazioni sulla vita, e previdenza complementare.

Tuttavia, visto che si tratta di una dichiarazione sperimentale, il 730 precompilato potrà essere oggetto di modifica da parte dei contribuenti, ed almeno in due casi su tre, i contribuenti saranno costretti a modificare la dichiarazione, presentando un modello 730 nuovo, proprio come quest’anno.

 

GLI SVANTAGGI

La prima constatazione che si può fare è che il modello 730 viene storicamente utilizzato dai pensionati per dichiarare i propri redditi da pensione scontando gli eventuali oneri a loro carico. Ebbene, tutti questi soggetti dovranno autonomamente accedere ad una pagina del portale dell’Agenzia per poter visionare il proprio modello 730 precompilato. Cosa sicuramente non facile, per tutti coloro che, vista l’età, hanno poca dimestichezza con l’informatica.

Nel modello 730 2015 non saranno presenti i dati relativi agli immobili posseduti, quindi tutti i contribuenti possessori di immobili, dovranno indicare i relativi dati, e con essi anche i dati riguardanti le eventuali locazioni in essere.

Per quanto riguarda i dati del quadro dedicato agli oneri deducibili e detraibili, non saranno presenti le spese sanitarie, che arriveranno solo nel 2016, ma nemmeno le spese legate alle ristrutturazioni edilizie e al risparmio energetico.

Stessa sorte per le spese legati ai figli (spese per attività sportiva dei giovani fino ai 18 anni, ma soprattutto le spese di istruzione secondaria e universitaria).

Ed ancora, anche tutte le donazioni e le erogazioni liberali effettuate alle Onlus, Cooperative sociali e Associazioni di mutuo soccorso non saranno tracciate dal Fisco e quindi non finiranno nel 730 precompilato.

 

PER I COMMERCIALISTI E I CAF…

Tutto questo si traduce in maggiori oneri per Commercialisti e Caf che dovranno valutare attentamente ogni posizione dei vari contribuenti per decidere dove è meglio lasciare il precompilato, perdendo magari qualche deduzione o detrazione, o dove magari è meglio sostituirlo con un nuovo 730, che costerà di più al contribuente, ma dove si vedrà riconosciute tutte le detrazioni spettanti.

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Redazione

Redazione di Rete Commercialisti