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Vademecum Imu e Tasi, tutto quello che c'è da sapere!

Fisco e Tributi 

IMU

 

Cos’è l’Imu e chi deve pagarla?

È soggetto all’IMU chiunque detenga un diritto reale su un immobile: proprietà, usufrutto, uso, abitazione o enfiteusi. L’imposta grava su terreni, fabbricati, aree edificabili e pertinenze, a prescindere dall’utilizzo. L’Imu va pagata sulle seconde case, sugli immobili locati o sfitti, uffici, negozi, laboratori produttivi. Sui terreni agricoli inclusi, se non sono coltivati. Per citare alcuni casi. E pure sulle pertinenze che non sono esenti. La pagano i proprietari di immobili dati in uso gratuito a figli o parenti di primo grado, a meno che il Comune non li abbia assimilati alla prima casa.

Va versata da ciascun proprietario laddove vi siano più porzioni in base alla propria quota. L’esenzione è valida solo se il proprietario è residente in quell’abitazione.

Sono due le categorie di contribuenti che dovranno pagare l’Imu il 16 Giugno 2014:

-  Proprietari di seconde case

-  Proprietari di prime case ma solo se accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9 (case di lusso, immobili di prestigio, etc.).

 

 

Novità Post  riforma (IUC) e Scadenze

Da quest’anno, il 2014 l’Imu non è più dovuta sull’abitazione principale e relative pertinenze a meno che non si tratti di immobili di lusso, ossia rientranti nelle categorie catastali da A/1, A/8 e A/9. Il prossimo 16 giugno 2014 quindi saranno chiamati alla cassa i proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale se di lusso e di seconde case. Entro il 16 giugno 2014, sempre in relazione all’Imu, sarà il turno, invece, dei contribuenti che hanno versato la seconda rata del 2013 con importo insufficiente, senza pagare sanzioni e interessi. Le scadenze, riepilogando, sono fissate al 16 Giugno e al 16 Dicembre, rispettivamente per acconto e saldo. Nel caso in cui il nostro Comune non abbia ancora deliberato le aliquote da utilizzare per il 2014, per pagare l’acconto di giugno dovremo ricorrere a quelle valide per il 2013. A dicembre, tuttavia, in sede di conguaglio, il conto andrà ricalcolato in considerazione di quanto stabilito dal Comune, versando l’eventuale differenza.

 

 

IMU 2014 Esenzioni

Non la pagano i proprietari di abitazioni principali perché è confermata l’esenzione (fanno eccezione gli immobili di maggior pregio) e le pertinenze delle prime case, ma questa si applica una volta sola per ciascun tipo di pertinenza. Per fare un esempio, se si hanno due box auto, si dovrà pagare l’Imu anche se è parte della prima casa. Confermato anche il metodo di calcolo che rimane invariato rispetto agli ultimi anni passati mentre l’aliquota sarà quella decisa l’anno scorso dal proprio Comune. Il 16 dicembre andrà poi versato il saldo e qui andrà aggiunta anche la fetta di differenza rispetto all’aliquota dell’anno scorso (i Comuni qui dovranno deliberare entro il 28 ottobre).

 

 

 

Quando si paga

A giugno saremo, quindi, chiamati alla cassa per l’Imu sulle seconde case anche se il comune non ha pubblicato le nuove delibere. In questo caso fanno testo le aliquote 2013.

Dopo l’ultimo intervento del governo l’appuntamento, tuttavia, si fa in tre: nei 2269 comuni “virtuosi” – più digiuni di fondi – che hanno già deliberato la scadenza è il 16 Giugno. Appuntamento rimandato al 16 Ottobre, invece, per i residenti nei comuni che deliberano entro il 10 Settembre, con il saldo solo due mesi dopo.

Infine versamento in unica soluzione, il 16 dicembre, in caso di mancata delibera entro settembre, con applicazione, per i comuni ritardatari, dell’aliquota base dell’1 per mille. Soluzioni transitorie: dal 2015 la nuova imposta andrà finalmente a regime, con l’obbligo per i sindaci di inviare ai contribuenti i modelli precompilati.

 

 

 

Come si calcola e Aliquote

La base imponibile è la rendita catastale dell’immobile (valore trascritto nell’atto notarile di compravendita) che deve essere rivalutata del 5%. il valore così ottenuto si moltiplica per il coefficiente (che per le abitazioni è 160) e a queste si applicano le aliquote decise dai comuni e, nel caso di prime abitazioni, le detrazioni (laddove previste). L’aliquota base è pari al 7,6 per mille, ma è data facoltà ai comuni di abbassarla al 4,6 per mille o aumentarla fino al 10,6 per mille. La somma di Imu e Tasi non può superare l’aliquota dell’11,4 per mille (comprendendo anche lo 0,8 per mille di aggravio Tasi nelle mani dei comuni). Se il Comune ha pubblicato la delibera Imu 2014 l’acconto si calcola sulle aliquote aggiornate, altrimenti si paga con riferimento alle stesse in vigore nel 2013.

 

 

Come pagare, compilazione Modello F24

Semplice il pagamento mediante modello F24: per compilarlo correttamente si parte dallo spazio codice ente/codice comune in cui bisogna indicare il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili, rintracciabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, si passa così alla compilazione dei campi Numero immobili, in cui indicare il numero degli immobili, tipologia di pagamento (se acconto o saldo) per cui si deve barrare la casella ‘Acc’ (acconto) per il pagamento del 16 giugno, ‘Anno di riferimento’.

 

 

 

 

 

TASI

 

Che cos'è la Tasi

La Tasi è la tassa comunale sui servizi indivisibili come illuminazione pubblica e manutenzione delle strade e insieme all'Imu e e alla Tari, forma l'Imposta Unica Comunale (Iuc).

 

 

Chi paga la Tasi

La Tasi devono pagarla sia il proprietario che il detentore dell’immobile, secondo aliquote e quote stabilite da ogni singolo comune.
Ad esempio, oltre che dai proprietari degli immobili, la TASI verrà pagata anche dagli inquilini che abitano in affitto o che hanno a disposizione alloggi di edilizia residenziale pubblica.

 

 

Chi è esente?

I terreni agricoli sono esclusi dal pagamento della Tasi. Inoltre a A beneficiare delle esenzioni per la Tasi 2014 saranno parimenti le società che svolgono funzioni no profit impegnate in attività assistenziali, sanitarie, culturali, ricettive, didattiche, sportive e ricreative e per gli immobili destinati all'esercizio del culto.Eccezion fatta per quest'ultima eventualità, per beneficiare delle esenzioni Tasi 2014 è necessario svolgere attività non commerciali. Tra chi non paga la Tasi 2014, esenzioni ulteriori sono previste per gli immobili di proprietà del Vaticano.

 

 

Quanto si paga?
Ogni comune stabilisce le aliquote della TASI avendo riguardo ai costi per i servizi indivisibili che prevede di sostenere nell’anno.
Il comune definisce, per ogni tipologia di immobile, l’aliquota e, per gli immobili che non sono abitati direttamente dal proprietario, stabilisce la quota di imposta che deve essere pagata dai proprietari e quella che deve essere pagata dai conduttori.

Le aliquote hanno una soglia massima che però, deve essere considerata unitamente a quella dell’IMU.

In buona sostanza, per il 2014, TASI e IMU insieme non possono superare l’aliquota massima dell’11,4 per mille sugli immobili diversi dalle abitazioni principali e del 3,3 per mille sulle abitazioni principali, salvo quelle considerate di alto pregio (categoria A1, A8 e A9) che potrebbero essere assoggettate all’aliquota massima del 6 per mille comprensiva di IMU e TASI.

 

 

Come si calcola e Aliquote

Calcolare la TASI è come calcolare l’IMU, solo che bisogna fare attenzione perché, diversamente dall’IMU, le aliquote sono espresse in “per mille”.
Esempio:
Due coniugi possiedono al 50% un appartamento con rendita catastale pari a euro 400.
L’aliquota stabilita dal comune è il 2,5 per mille.
I calcoli sono i seguenti:
400 x 1,05 x 160 x 2,5 / 1000 = 168
Ogni coniuge pagherà 168 / 2 = 84 euro

 

 

Sono previste detrazioni?
Il comune può definire riduzioni o agevolazioni per particolari situazioni soggettive.

Per questo è molto importante conoscere la delibera del comune che, insieme con le aliquote può stabilire anche delle riduzioni di imposta a favore di alcune tipologie di nuclei familiari. È molto probabile, perché la legge ne fa menzione, che i comuni adottino l’ISEE per riconoscere agevolazioni ai nuclei che si trovano in condizioni di disagio economico.

 

 

Quando si paga?
Anche questo lo decide ogni singolo comune, tenendo conto però, che:

  • devono essere previste almeno due rate semestrali (ma l’imposta potrebbe essere divisa anche in più rate)
  • il cittadino può sempre decidere di pagare tutta l’imposta con un unico versamento entro il 16 giugno dell’anno di riferimento.

 

 

Come si paga?
Con bollettino di conto corrente postale o con modello F24 (come per l’IMU).

Il versamento deve essere effettuato tramite modello F24 con i seguenti codici: 3958 “TASI – tributo per i servizi indivisibili su abitazione principale e relative pertinenze”; 3959 “TASI – tributo per i servizi indivisibili per fabbricati rurali ad uso strumentale”;3961 “TASI – tributo per i servizi indivisibili per altri fabbricati”.

 

 

 

Ci sono obblighi di dichiarazione?
Ogni comune potrebbe prevedere modalità (e moduli) diversi di dichiarazione, sia per la TASI che per la TARI e per l’IMU; la regola generale è che queste dichiarazioni andranno presentate
tutte le volte che si modificano i criteri per calcolare le imposte di riferimento (ad esempio, quando l’inquilino cessa di abitare un immobile).

I termini di presentazione sono attualmente fissati dal Dl 85/2013 al 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui si sono verificati gli eventi che hanno generato l’obbligo di presentazione della dichiarazione.

Soprattutto per la TARI, però, occorre avere particolare attenzione al regolamento comunale che potrebbe imporre obblighi di dichiarazione anche molto ravvicinati rispetto al verificarsi degli eventi che modificano la determinazione della tariffa.

 

 

Immobili in affitto
in questo caso si paga sia l'imu che la tasi con il limite massimo dell'11,4 per mille. l'imu verrà pagata interamente dal proprietario; la tasi verrà pagata dall'inquilino per una quota compresa tra il 10 e il 30%, a scelta del comune. nel caso di contratti con durata fino a tre mesi il pagamento sarà tutto a carico del proprietario

nel caso degli immobili in leasing, la tasi sarà tutta a carico del locatario

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Redazione di Rete Commercialisti